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American Horror Story – Recensione 6×04

Ciao ragazzi!
Nuova settimana, nuovo appuntamento con la recensione di American Horror Story. Proprio la scorsa settimana avevo affermato di non riconoscere la serie che fino ad ora avevo imparato a conoscere e ad amare ma con “Chapter 4” mi sono decisamente ricreduta.
Finalmente la trama prende un tocco più horror e si spinge al limite fino a mostrarci scene che fanno venir voglia di distogliere lo sguardo dallo schermo e personalmente, è un elemento che mancava da un po’ in American Horror Story. Parliamoci chiaro, per quanto l’elemento splatter non sia la cosa più importante all’interno dello show e se ne viene fatto troppo abuso finisce anche per farci storcere la bocca, sicuramente è un’ingrediente importante.
Insomma, anche se lo “sventramento” del povero sensitivo è stato cruento e sicuramente ci ha fatto dispiacere almeno un pochino, è stato certamente uno dei momenti che in questo episodio ci ha ricordato ciò che da sei anni Ryan Murphy ci sta offrendo.

Con questo episodio iniziamo finalmente ad avere una visione più ampia della storia che questa stagione vuole raccontarci e non solo allarghiamo la nostra conoscenza della Macellaia che giorno dopo giorno, diventa un personaggio sempre più ambiguo e sicuramente “disturbato” (ha ucciso il suo stesso figlio e una bambina, scena che personalmente mi ha toccata più dello sventramento finale) ma iniziamo anche ad avere una visione più ampia della storia del personaggio interpretato da Lady Gaga che inizia a prendere forma, smettendo di essere un’ombra misteriosa.
Per chi segue The Vampire Diaries, la sua storia mi ha ricordato molto quella dell’amatissima/odiatissima Katherine Pierce e sono davvero curiosa di esplorare maggiormente questo personaggio che alla base si presenta estremamente lontano dal nostro immaginario eppure così simile a noi e questo mi fa credere che possa diventare tra i nostri personaggi preferiti grazie all’empatia che la sua storia potrebbe provocarci. Questo personaggio, come avevamo già potuto apprendere dagli scorsi episodi, si trova dietro a tutto ciò che quella terra nasconde e a quegli spiriti che, in questo “Chapter 4” hanno il potere di interagire con i vivi fino al punto di ucciderli.
E qui vi chiedo, non vi ricorda niente?
Vi do un piccolo indizio: episodio di Halloween? Murder House?
E anche qui tornano quindi i collegamenti con la prima stagione, così come con i vari flashback che vanno a ricalcare quelli di cui la prima stagione è stata ricca.
Rivediamo poi il personaggio di Flora che scopriamo essere ancora vivo -come non si sa, dato i giorni che ha passato nel bosco, con i morti, senza cibo né acqua- e finalmente si ricongiunge con la sua famiglia. Ciò che non possiamo dire è sicuramente che “finalmente sia al sicuro” in quanto tutto sembrano essere tranne che al sicuro. La Macellaia infatti, tra la lista delle varie pazzie vuole aggiungere l’omicidio di questa famiglia, ormai portata all’orlo della follia. Ovviamente, essendo la trama strutturata in modo “racconto” sappiamo già che questi si salveranno in qualche modo e credo che ciò su cui Ryan voglia puntare la nostra attenzione in questo momento sia “come hanno fatto a fuggire?” piuttosto che chiedersi se siano sopravvissuti.
E parliamoci chiaro, questo forse è ancora più interessante e sicuramente una tattica innovativa.

Ci troviamo davanti ad un momento di svolta per questa stagione e qualcosa mi dice che se le cose stanno come Ryan Murphy ci ha fatto intendere, molto presto la trama prenderà una piega completamente diversa. Voi cosa ne pensate?
Una stagione che sicuramente sta iniziando ad attirare la mia attenzione e, se inizialmente non mi aveva convinta, sta cominciando a piccoli passi, a farsi spazio nel mio cuore. E voi cosa ne pensate?
Fatemelo sapere lasciando un commento qui sotto oppure sulla nostra pagina Facebook.
In attesa di sapere la vostra vi do appuntamento alla prossima settimana, con la recensione di “Chapter 5”.

Veronica.

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