Ciao a tutti ragazzi e bentornati nel nostro blog!
L’attesa è stata INFINITA me ce l’abbiamo fatta, siamo finalmente giunti al nono episodio di Blindspot.
Oggi è Sara che parlerà con voi di “Hot Burning Flames”, ma come ormai sapete in ogni mia singola recensione c’è sempre qualcosa anche della mia collega e viceversa.
Bando alle ciance, dobbiamo parlare di un sacco di cose e purtroppo non possiamo scrivere una recensione che somigli ad un trattato di pace, perciò COMINCIAMO SUBITO!

Anche oggi il nostro team preferito deve affrontare i problemi quotidiani con i tatuaggi di Jane Doe, e uno di questi ci porta proprio ad un attacco terroristico.
Ho amato particolarmente questo episodio perché ha voluto denunciare la sicurezza con cui vengono custodite alcune armi di distruzione di massa e come alcuni membri dello stato “ironizzino” su tale argomento. In questo periodo di continuo terrore, è stato un episodio che ha saputo farci riflettere seppur con toni abbastanza leggeri rispetto all’importanza dell’argomento, forse proprio per voler simboleggiare la leggerezza con la quale vengono trattati anche nella vita reale.

Comunque, quando c’è un missile che deve distruggere New York City e non si sa perché tocchi sempre a quella povera città, tra Patterson e mezzo Weller (perché povero cucciolo era distrutto) non c’è troppo da preoccuparsi, ormai hanno disinnescato migliaia di missili terra-aria.
Questa volta, più che i calcoli di Patterson, è servita tutta l’atleticità e il coraggio di Kurt che, nonostante fosse devastato dalle vicende con la sua amata, senza esitare si è buttato dall’aeroplano su cui era pur di riuscire a detonare il missile che avrebbe distrutto New York City.
Tra i tatuaggi risolti e non, il team si avvicina alla verità scoprendo degli strani collegamenti tra la Hirst e Crowfford, ovvero il riccone a cui si sta avvicinando Roman.

ROMAN

Come posso io commentare un episodio se uno dei protagonisti è lui?
Come posso io seguire la storia o formare delle frasi di senso compiuto?
E poi: come posso vivere sapendo che nella mia vita lui non c’è e probabilmente non ci sarà mai?

MAI NA GIOIA. 

Tornando seri per un istante, vorrei soffermarmi sull’intelligenza spropositata di questo ragazzo: la freddezza con la quale è riuscito a memorizzare la targa dell’uomo che gli ha rubato il sacchetto e com’è riuscito a scoprire la verità su chi e come glielo avevano rubato, è stato uno dei miei momenti preferiti all’interno dell’episodio.
Vorrei odiarlo perché nella vita reale le persone cattive si odiano ma ragazzi, io lo amo, LO AMO CON TUTTA ME STESSA!
Quando ha detto:

Potrei ucciderti con quella cravatta.

Ho sinceramente avuto l’impulso di indossare una delle cravatte di mio padre, partire per il Marocco e cercare Roman.

OBBIEZIONE:
MA TI UCCIDEREBBE!

RISPOSTA:
MORIREI FELICE!

E visto come sono andate le cose per i Jaller e i Rapata, la voglia di morire non è poca, parliamo un po’ del dramma di queste due ship.

RAPATA

Ricordo come se fosse ieri una delle chat con la mia collega Martina, nella quale abbiamo detto:

ORA CHE DISTRUGGONO I JELLER

Si, noi lo sapevamo da tempo.

TI PARE CHE NON CI DANNO I RAPATA?

Abbiamo continuato… ma forse dovevamo proprio starci zitte!

Togliendo che dopo aver sganciato la bomba, quella vera (ovvero che a TASHA PIACE READ), io non posso accettare che il loro dialogo di oggi sia stato:

TASHA:
Ti fidi di me?

Read:
Con tutto me stesso.

Si, certo, mi è saltato un battito di cuore ma io la volta scorsa ho scoperto che LEI è interessata, e c’è chi vuole i Rapata dalla 1×01 ed è un po’ frustrante questa situazione.
Neanche a dirlo, alla fine dell’episodio dove vediamo le vicende personali dei protagonisti, Tasha se ne esce con un commento ASSOLUTAMENTE FUORI LUOGO nei confronti non solo di Read ma di tutto il dipartimento dell’FBI!
Non credo e non crederò mai che Tasha si schieri contro la sua squadra. Perciò, giunti a questo punto, penso che stia dalla nostra parte ma deve convincere la CIA che è dalla loro.
TASHA, IO CREDO IN TE, NON MI TRADIRE!

JELLER

Lo sapevamo, erano troppo teneri e troppo felici per una serie tv come Blindspot e infatti episodio dopo episodio eravamo terrorizzati da quello che sarebbe potuto succedere.
Finalmente ci hanno spiegato come sono andate le cose tra Kurt e la figlia di Jane e ovviamente sono DRAMMATICHE.
Il nostro Waller, nel bel mezzo di una sparatoria, ha visto un’ombra e ha pensato che potesse essere l’ennesimo nemico pronto ad attaccarlo, ma purtroppo era proprio la povera ragazza.
Non posso dire molto rispetto a questa storia se non:

DEVASTAZIONE

perché ci sono state delle scene che ci hanno frantumato il cuore in 345678987654323456 pezzi.
Capisco il dolore di Jane e lo appoggio completamente, anche la scelta di andare via di casa e chiudere la storia con Kurt, ma ha detto alcune cose davvero orribili e Kurt non lo merita proprio.
Un dato positivo c’è, e sia io che Martina lo avevamo abbastanza colto: KURT NON HA DAVVERO UCCISO LA POVERA RAGAZZA!
Per qualche strana ragione, questa si è salvata ed è rinchiusa in qualche posto strano in Germania, e nonostante abbia cercato di evadere è stata purtroppo riacciuffata.

E SE IN TUTTA QUESTA STORIA C’ENTRASSE ANCHE ROMAN?

Se ci pensate, Kurt ha detto che la ragazza non doveva essere lì e sopratutto, secondo voi, è andata a parlare con un malavitoso completamente disarmata?
E se Roman l’avesse spinta, in qualche modo, ad andare in quel posto?
E sopratutto, se fosse stato proprio lui a salvarla e ad aver nascosto dove trovarla proprio sul corpo di Jane?
In fondo è sua nipote, no?

Con queste domande, vi lasciamo affrontare la settimana. Per questo tragico episodio, per noi, è tutto. Linea a Martina!

                                                                                                                                  – Sara