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Outcast – Recensione 1×05

[SPOILER ALERT]

THE ROAD BEFORE US!”

 

 

 

 

Salve ragazzi, come state? Mi scuso formalmente con voi, per questo disagio… ma purtroppo causa vari imprevisti non ho potuto fare la recensione sul quinto episodio di Outcast! Ma eccoci qui di nuovo assieme!

Andiamo subito ad analizzare l’episodio! Finalmente le cose cominciano a mettersi male sul serio, e anche se questa potrebbe essere considerata una frase ambigua, Outcast ha finalmente dato alla luce il migliore episodio della stagione. Dopo un pilot introduttivo e tre episodi filler, “The Road Before Us” è il capitolo che apre ufficialmente la pista per una seconda parte di stagione che ci auguriamo essere tutto quello che stavamo aspettando.

 

 

Nonostante il ritmo pacato sia una caratteristica compulsiva di Outcast, questa volta la calma apparente con il quale viene raccontato tutto ci porta a vivere uno stato d’ansia non indifferente. I personaggi sono sempre più in bilico e la consapevolezza appresa da parte di Kyle e il reverendo Anderson è la costante narrativa e necessaria che mancava per portare lo spettatore un po’ più vicino allo schermo. Mildred, Brian e Shelly sono solo tre delle vittime di queste strane possessioni demoniache, e una di loro questa volta, sicuramente in uno stato successivo della transizione, ha un confronto effettivamente particolare con Sidney. Quest’ultimo è l’incarnazione effettiva di questo male, un’ombra che si muove tra le mura della città consapevole della sua missione e della sua forza.

 

Allison Barnes, l’ex moglie di Kyle, è la protagonista dei flashback dell’episodio che raccontano ormai con più chiarezza i minuti di dissociazione che tutte le vittime della possessione vivono durante il più alto grado di manifestazione. È molto interessante il modo in cui gli autori hanno deciso di raccontare i momenti di Allison con sua figlia Amber, nonostante si percepisse sin dall’inizio che stavolta le cose non sarebbero andate nella maniera più immaginabile.

 

 

È forse Amber il contenitore di questo male e la forza narrativa con la quale arriviamo a comprendere ciò è particolarmente efficace. Molto toccante è anche il momento che si ritrova a vivere Kyle alla fine dell’episodio insieme ad Allison, la quale si trova in uno stato di confusione che la porta a chiedere l’aiuto del suo ex-marito per conoscere una volta per tutte la sua versione degli eventi di quel fatidico giorno. A quanto pare non è ancora il momento di spingersi così oltre.

 

 

Convince sempre di più la scelta semi-procedurale che si ritrovano a vivere Kyle e il reverendo, alla ricerca di quelle vittime che potrebbero ancora contenere una parte malvagia all’interno. I due funzionano perché Kyle è diretto, sprovveduto e arriva al dunque senza ragionare sulle varie conseguenze delle sue azioni, fondamentalmente non lavora per nessun superiore; Anderson invece agisce secondo delle cosiddette regole, che potremmo tranquillamente definire delle limitazioni. Ma insieme questi due caratteri assai contraddistinti riescono a formare il giusto equilibrio. Fortissime le immagini all’interno del vecchio capannone dove ritrovano Shelly, un momento che rappresenta un passo in avanti verso le conseguenze effettive di un esorcismo da parte del reietto. A quanto pare il risultato sembra essere lo stesso stato catatonico che ha colpito anche la madre del nostro protagonista. La faccenda interessante ora è capire se in futuro ci sarà un risveglio da parte di queste persone. Forse sarebbe questo il momento di fidarsi del reverendo, seppur le sue speranze trovano modo di manifestarsi per ragioni assai lontane da quelle effettive.

 

Le storyline che ancora fanno fatica ad ingranare riguardano Giles e Mark Holter. I due poliziotti seguono due strade diverse che troveranno sicuramente modo di arrivare a congiungersi con l’avanzare degli episodi.

Il nostro interessamento nei confronti di questi due personaggi è ancora parecchio debole. Ma visto l’acceleramento di alcune situazioni di questo episodio presupponiamo esserci qualcosa di interessante in arrivo, o almeno questa è la speranza.

Vi lascio con il promo del prossimo episodio!

 

Alla prossima recensione ragazzi!

Ps: Ricordatevi di passare nella pagina di Outcast-> https://www.facebook.com/outcastitalia/?fref=ts

 

Gabriele

Big Boss delle Redheads Diaries: la mente che ha dato vita a questo sito di intrattenimento.