Recensioni,  Telefilm

The End of the F***ing World – Recensione Stagione 1

Alzi la mano chi di voi non ha ancora guardato

The End of the F***ing World

La nuova serie che Netflix ha pubblicizzato alla grande, facendomi venir voglia di vederla ancor prima di scoprire che si trattasse di una serie televisiva (ero certa fosse un film, finché non ho letto stagione uno).

Ammetto di aver pensato, per circa metà stagione,

cosa ca**o sto guardando?

TEOTFW si presenta infatti come una serie strana e quasi incomprensibile fino a trasformarsi in qualcosa di irriverente, innovativo e geniale.

La storia iniziale è breve, nemmeno troppo originale di questi tempi, e vede due adolescenti problematici scappare di casa alla ricerca della libertà da una famiglia disastrosa.

A differenza dei classici teen drama, i protagonisti non hanno tutte le rotelle al posto giusto: una sembra avere qualche problema di autocontrollo e l’altro è uno psicopatico che si avvicina alla ragazza con il solo scopo di ucciderla.

Ammetto, senza voler fare paragoni, che James -soprattutto nella prima parte della storia- mi ha ricordato molto Dexter:

  • Problemi a sentire emozioni dovuti alla morte della madre davanti ai suoi occhi,
  • Animali di tutte le taglie uccisi da bambino,
  • Voglia di uccidere più di un animale,
  • Mentire sui suoi sentimenti (se pur i due personaggi lo facevano per motivi diversi)

Anche la scena dell’omicidio e del conseguente “cercare di rimettere apposto le cose” mi ha ricordato Dexter, in particolar modo quella in cui posizionano tutte le foto delle vittime del cadavere (e oh, anche il voler fuggire in barca!).

Insomma, in un certo senso, James potrebbe benissimo essere un Morgan oppure, il regista è semplicemente un fan di quella meravigliosa serie.

The End of the F***king World però non racconta davvero la storia di uno psicopatico ma quella di un ragazzo e una ragazza che scoprono la salvezza l’uno nell’altro, se pur nel modo peggiore che porterà a conseguenze terribili.

“I’ve just turned eighteen and I think I understand—what peaople mean to each other.”

L’uso della voce fuori campo ci permette di saltare alla conclusione che il vero significato della serie sia proprio nella crescita dei personaggi. Con il passare del tempo li vediamo infatti diventare sinceri l’uno con l’altro e arrivare persino a provare amore in tutto il casino che la loro vita è diventato.

Ho trovato meravigliosa e ricca di significato la scena in cui finalmente vediamo Alyssa dire ciò che pensa in una ripetizione delle sue parole, prima in fuori campo e poi nel dialogo, come a voler sottolineare il nuovo livello della relazione tra i due che vede il suo apice nel finale, quando lei si rifiuta di patteggiare al pensiero di doversi separare da James (aveva quasi accettato la prigione prima di scoprire che non sarebbe stata con lui) e quando lui decide di sacrificarsi per lei.

Ora, riguardo a questo e più in particolare all’ultima scena io ho solo una cosa da dire:

Come possono terminare la stagione in questo modo?

Ho sentito il mio cuore spezzarsi al suono di quello sparo, se pur sono quasi certa che lui non sia morto (non credo che nell’eventualità di una seconda stagione, decidano di mantenere una sola protagonista).

Insomma, ho continuato a vedere questa serie con la speranza di scoprire la sorte di questi personaggi quindi immaginate la mia reazione ad un finale simile (oltre al fatto che ora li shippo come non mai, ma dettagli) che spero non sia la fine di una serie che seppur breve ha saputo darmi molto.

E a voi è piaciuta?

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PS: Ho avuto una reazione simile a quella del finale anche alla morte del cane. Ho reagito più o meno come James. 

Veronica.

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